Raee: come vanno smaltiti

Lo smaltimento degli elettrodomestici è soggetto a regole specifiche rispetto agli altri rifiuti. Chi abbandona un elettrodomestico (anche in discarica) commette un illecito amministrativo, che prevede una sanzione pecuniaria da 300 euro a 3000 euro. La pena può essere aumentata fino al doppio per i rifiuti considerati pericolosi. Alla stessa sanzione soggiace chiunque lasci un elettrodomestico nei pressi di un cassonetto.

 

I Raee domestici sono considerati rifiuti urbani. È assolutamente vietato il loro abbandono. Inoltre, non possono essere gestiti come i normali rifiuti. Le regole da osservare per uno smaltimento legale sono le seguenti:

·         è possibile consegnare l’elettrodomestico al venditore, qualora se ne acquisti uno equivalente (sistema «uno contro uno») [Art. 11, comma 1, D.Lgs. n. 49/2014]. Il commerciante è obbligato a ritirare l’oggetto a titolo assolutamente gratuito (se quest’ultimo rifiuta di rilevare il Raee o lo fa a titolo oneroso è soggetto ad sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 400 euro) [Art. 38, comma 1, D.Lgs. n. 49/2014];

·         i distributori con superficie di vendita di almeno 400mq sono obbligati a ritirare gratuitamente i Raee di piccolissime dimensioni (sistema «uno contro zero»). Per i punti vendita più piccoli, invece, non c’è l’obbligo di ritiro ma una mera facoltà [Art. 11, comma 3, D.Lgs. n. 49/2014];

·         si può portare l’elettrodomestico nell’isola ecologica o nel centro di raccolta appositamente predisposto dall’amministrazione comunale;

·         in alternativa, occorre contattare il servizio comunale di raccolta che preleverà a domicilio e gratuitamente il rifiuto.

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