Circular Procurement

Non vendere il sole per acquistare una candela

(Proverbio ebraico)

 

Nel contesto dell’attuale modello economico lineare di consumo e produzione, soltanto una piccola parte dei rifiuti prodotti viene riutilizzata, riciclata o commercializzata sotto forma di materiali secondari. La grande maggioranza, ivi compresi materiali preziosi e rari, finisce in discarica o viene incenerita. Dati i flussi di risorse limitate, le economie non saranno più in grado di basarsi su questi modelli lineari di produzione e consumo.

L’economia circolare rappresenta un’alternativa a questo modello in quanto mira a mantenere i prodotti e i materiali nella catena del valore per un periodo più lungo, e a recuperare le materie prime dopo il ciclo di vita dei prodotti in maniera da consentirne un ulteriore uso.

Gli acquisti circolari possono essere definiti come il processo tramite il quale si acquistano lavori, beni o servizi cercando di contribuire a cicli chiusi di energia e materiali nelle catene di approvvigionamento, riducendo nel contempo al minimo, e nel migliore dei casi evitando, gli impatti ambientali negativi e la creazione di rifiuti nell’intero ciclo di vita di tali lavori, beni o servizi.

In un’economia circolare, rispetto alla situazione odierna, le emissioni di biossido di carbonio si dimezzerebbero entro il 2030 e il consumo di risorse da parte di automobili, materiali da costruzione, terreni edificabili, fertilizzanti sintetici, pesticidi, nonché il consumo di acqua, carburanti ed energia elettrica da fonti non rinnovabili potrebbero diminuire del 32 % entro il 2030 e del 53 % entro il 2050”5; l’economia circolare manterrà in circolazione nell’economia un maggiore quantitativo di materiali di valore, aumenterà la resilienza delle imprese e delle economie agli shock esterni, incentiverà l’innovazione e sosterrà i mercati del lavoro locali. A livello mondiale, è stato stimato che detta tipologia di economia possa aggiungere mille miliardi di USD all’economia globale entro il 2025 e creare 100 000 nuovi posti di lavoro entro i prossimi cinque anni.

 

Ten Things | Zero waste, Zero waste lifestyle

L’APPROCCIO STRATEGICO OFFERTO

1 Ripensare il bisogno

Un primo passo logico per diventare più circolari consiste nell’individuare i bisogni ossia chiedersi: dov’è il bisogno, in concreto? si soddisfa nell’acquisto di un prodotto o nella fornitura di un servizio? è necessario disporre della proprietà o dell’accesso esclusivi oppure è possibile condividere la proprietà?

Gli aspetti delle pratiche di appalto che richiedono un nuovo modo di pensare per passare a modelli e pratiche circolari includono:

- considerare la possibilità di usufruire di un servizio anziché acquistare un prodotto;

 - concentrarsi sulla progettazione del prodotto, sulla fase di utilizzo e sulla fine del ciclo di vita (ricorrendo ad accordi di buy-sell back (acquistorestituzione) o di buy-resell (acquisto-rivendita) e a sistemi di prodotto-servizio);

-  impegnarsi con i fornitori e il mercato in generale per trovare soluzioni circolari.

Spesso non serve un prodotto specifico, bensì la funzione che svolge. I sistemi di prodotto-servizio consentono ai fornitori di raggruppare i prodotti in maniera da soddisfare più esigenze dei clienti con un minor numero di unità, riducendo gli impatti ambientali della produzione. Tali sistemi possono incentivare i fornitori ad aumentare l’efficienza per ridurre i costi di esercizio e, nel contempo, possono incentivare gli utenti a ridurre l’uso, al fine di risparmiare sui costi.

 

2 Esame delle opzioni disponibili

Qualora si decida che sia necessario un acquisto, considerare le ripercussioni del ciclo di vita di un determinato prodotto può contribuire a individuare le possibilità di miglioramento degli impatti ambientali tramite gli appalti. Ad esempio, ci si può chiedere se il prodotto viene realizzato con una risorsa non sostenibile; se la produzione o i trasporto causano inquinamento; se l’uso del prodotto in questione richiede una quantità elevata di energia o acqua e, nel caso, se si può aumentarne l’efficienza; se è possibile riutilizzare il prodotto alla fine del ciclo di vita; se è possibile influenzarne la progettazione in maniera da ridurne gli impatti sulla sostenibilità; se vi è potenziale per sostenere un ecosistema di economia circolare più ampio.

 

3 . Gerarchia degli acquisti circolari

Dopo aver deciso gli aspetti più efficaci per migliorare la sostenibilità e aver confermato la capacità organizzativa, è necessario decidere in che modo tale miglioramento sarà realizzato. Un metodo utile per definire le priorità delle azioni potenziali consiste nel ricorrere alla „gerarchia degli appalti”, che si basa sulla gerarchia europea dei rifiuti: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare

Ridurre

Un primo passo verso le economie circolari consiste nel ridurre gli acquisti, valutando se è davvero necessario acquistare qualcosa o se è possibile trovare una soluzione che non richieda l’acquisizione di nuovi prodotti o materiali. Si possono ottenere riduzioni anche attraverso approcci più razionali ai contratti, ad esempio riducendo l’imballaggio dei prodotti consegnati.

Riutilizzo

Sono sempre più numerosi i prodotti progettati per essere riutilizzati. Quando si progetta una procedura di appalto, questo è un aspetto che può essere considerato in relazione alla fine del ciclo di vita del prodotto. Includere nei contratti sistemi di ritiro da parte dei fornitori è un modo per garantire il riutilizzo.

Questa pratica sta diventando comune nei contratti delle apparecchiature ITC, nei quali i computer da tavolo e i portatili possono essere riutilizzati da altre organizzazioni in seguito all’aggiornamento delle apparecchiature da parte dell’autorità pubblica.

Riciclaggio

Qualora un prodotto non possa essere riutilizzato, la progettazione volta a consentirne il riciclaggio rappresenta l’alternativa successiva per rendere tale prodotto circolare. Ciò significa garantire che il prodotto acquistato contenga materiali che possono essere riciclati facilmente ed efficacemente in un nuovo prodotto. In alternativa, o in aggiunta al punto precedente, il prodotto potrebbe essere ottenuto da contenuti riciclati e quindi contribuire ulteriormente all’efficienza delle risorse.

Recupero

Nell’economia circolare, i rifiuti vengono recuperati e utilizzati per un fine diverso, dalla conversione dell’olio da cucina esausto in biodiesel al compostaggio dei rifiuti alimentari. Le autorità aggiudicatrici possono contribuire alla progettazione del recupero tramite le specifiche e i criteri delle gare d’appalto, nonché acquistare prodotti recuperati.

 

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